▷ AIUTA L'INFORMAZIONE LIBERA, SOSTIENICI: https://donazioni.radioradio.it/ È il caso mediatico del momento. Il cortocircuito di Romano Prodi di fronte alle telecamere di Quarta Repubblica ha fatto il giro del web. L'ex Presidente del Consiglio, incalzato su alcuni passi del manifesto di Ventotene dalla giornalista Lavinia Orefici, ha reagito strattonandole i capelli. Il video prova è stato diffuso su tutti i social media e Prodi ha prontamente replicato: "Non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista". Daniele Capezzone ha evidenziato ai microfoni di CapezZoom più di una controversia sul caso sollevato dopo l'accaduto: "Era il giorno del giuramento del governo Conte II, con i ministri che prestavano giuramento al Quirinale. Una ministra – della quale non farò il nome – si presentò con un vestito che, a mio avviso (errore mio, sicuramente), non era particolarmente elegante. Così feci un tweet ironico su quel vestito, una semplice battuta, esattamente come si fa quando si guarda Sanremo e si commenta l’abbigliamento di qualcuno. Con quello spirito, niente di più. Eppure, fui massacrato per giorni, dipinto come un mostro, messo alla gogna per una semplice battuta sui social su un vestito. ▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE: https://bit.ly/2MeYWI7 ▷ ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU: https://www.radioradio.it/

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